Nel post precedente ti ho elencato i Dieci Comandamenti che ogni bravo speaker dovrebbe rispettare per ottenere una performance di successo. Oggi, invece, è giunto il momento di farti conoscere i sette peccati capitali che condannano al fallimento qualunque tentativo di parlare in pubblico.
I. Accidia: ossia “affidarsi all’improvvisazione” perché troppo pigri per prepararsi.
II. Invidia: credere che i grandi oratori siano tali esclusivamente perché possiedono un talento innato.
A questo proposito ti ho già spiegato che speaker non si nasce, ma si diventa!
III. Lussuria: immaginare il pubblico nudo per sentirsi meno intimoriti al momento di affrontarlo.
Oltre ad essere poco carino nei confronti del tuo pubblico, un simile pensiero potrebbe distrarti o addirittura lasciarti sfuggire qualche risatina poco opportuna, che i presenti in sala potrebbero interpretare come un segnale di scarsa serietà.
IV. Gola: riempire il proprio discorso di slide, fatti, cifre e statistiche per apparire più preparati.
L’imperativo è, al contrario, “togliere, togliere, togliere”, lasciando spazio solamente ai concetti che il pubblico dovrebbe poter ricordare dopo la fine del discorso.
V. Avarizia: continuare a parlare oltre il tempo stabilito.
Anche questo, come l'arrivare impreparati, è un segnale di scarso rispetto e scarsa professionalità.
VI. Ira: reagire in modo aggressivo alle critiche o alle domande del pubblico.
Un atto di comunicazione, per essere tale, ha bisogno dell’intervento attivo di due persone ed è efficace solo quando chi si trova nel ruolo di destinatario ha compreso appieno il messaggio che gli è stato trasmesso. Ecco perché devi sempre accettare critiche e domande da parte del pubblico, anche quando ti sembrano “sciocche” o “irrilevanti”. Tanto più che, se liquidi come irrilevanti gli interventi dei tuoi interlocutori, commetti un secondo peccato capitale, l'ultimo di questa lista.
VII. Superbia: ossia considerare se stessi più importanti o migliori del pubblico.
Se la vedi così, faresti meglio a parlare unicamente con te stesso di fronte ad uno specchio. Un bravo speaker, infatti, sa che le aspettative, le richieste e le esigenze del pubblico devono essere la sua priorità.
Se vuoi saperne di più, ti invito a leggere il post di Andrew Dlugan intitolato “The seven deadly sins of Public Speaking”, che mi è servito da ispirazione per questo breve post.
Se invece hai deciso che è giunto il momento di metterti alla prova come oratore, ti ricordo che sono aperte le iscrizioni al corso di Public Speaking Base che terrò sabato 21 novembre 2015, a Bassano del Grappa.
Arrivederci al prossimo post!