- Preparati: arrivare impreparato di fronte al pubblico è uno dei “peccati” più gravi che tu possa commettere. È un segno di scarsa professionalità e, ancora peggio, di scarso rispetto nei confronti di chi è venuto ad ascoltarti. Pertanto non commettere mai l’errore di pensare “casomai improvviso”, se non sei assolutamente certo di conoscere alla perfezione l’argomento che devi trattare. Questo perché l’improvvisazione, per riuscire bene, richiede grande preparazione. Ti sembra un paradosso? Credimi, non lo è. Infatti, solo uno speaker estremamente preparato è in grado, se necessario, di improvvisare un discorso completo ed efficace sul tema che è chiamato a presentare.
- Non leggere il tuo discorso: farlo significherebbe rivolgere la tua attenzione al foglio o alle slide, invece che al pubblico, ed è risaputo che un pubblico che non si sente osservato si distrae più facilmente. Inoltre, leggendo, non darai mai un tono naturale e coinvolgente alle tue parole, finendo per annoiare profondamente chi ti sta ascoltando.
- Non riciclare il tuo discorso: non rifare lo stesso discorso di fronte ad un pubblico diverso. Un discorso ripetuto più volte, senza variazioni, perde freschezza. Il pubblico si accorgerà dal modo in cui parli che gli stai rifilando “la solita solfa” e quindi smetterà di ascoltarti. Tu stesso rischi di annoiarti nel ripetere le solite cose decine di volte, e questo potrebbe trasparire dai tuoi gesti e dalla tua voce, limitando il coinvolgimento emotivo del tuo pubblico. Ricorda poi che il tuo discorso non deve essere rivolto a tutti, ma ad ognuno dei presenti. Se il pubblico penserà che hai preparato un discorso apposta per lui, sarà incline a prestarti maggiore attenzione.
- Non far durare il tuo discorso oltre i tempi stabiliti: che tu debba parlare nel corso di una lezione, di una riunione, di un meeting aziendale o di un convegno, con ogni probabilità dovrai concludere il tuo discorso entro una certa ora. Il mio consiglio è: non continuare a parlare oltre il tempo che ti è stato accordato. Il tuo pubblico, per quanto felice di ascoltarti, ha sicuramente altre cose da fare, e non apprezzerà di essere trattenuto oltre l’orario stabilito. Inoltre, se dopo il tuo intervento è previsto quello di altri speaker, il tuo dilungarti ti farà apparire poco rispettoso nei confronti dei tuoi colleghi.
- Non esagerare con le slide: le slide devono essere supporti visivi non sostituti visivi. Troppe slide rischiano di rendere il tuo discorso meno fluido e di distrarre il pubblico, che non saprà più se ascoltare te o leggere le slide. Anzi: dal momento che gli essere umani sono più attratti da ciò che vedono che da ciò che sentono, sappi che, con ogni probabilità, il pubblico sceglierà di ignorare te, preferendoti le immagini proiettate. Perciò, se proprio devi usare delle slide, fallo con moderazione. Evita di creare slide piene di parole e serviti piuttosto di immagini che il pubblico possa associare al tuo discorso, favorendone la comprensione.
- Non esagerare con i tecnicismi e le parole straniere: termini tecnici e parole straniere potrebbero mettere in difficoltà alcuni membri del pubblico. Se il loro utilizzo ti è indispensabile, assicurati di chiarirne il significato la prima volta che li introduci nel tuo discorso, in modo da poterli usare, in seguito, con la certezza di essere compreso da tutti.
- Fai un uso corretto di voce e pause: usa la tua voce al meglio per coinvolgere il pubblico. Non parlare troppo lentamente, per non suscitare un “effetto ipnosi”, ma nemmeno troppo in fretta, o il pubblico faticherà a seguirti. Serviti di pause ed escursioni tonali per sottolineare i punti fondamentali del tuo discorso e mantenere viva l’attenzione dei partecipanti.
- Fa si che ciò che dice il tuo corpo non contraddica ciò che dicono le tue parole: se costretto a scegliere tra credere alle tue parole o ai segnali che manda il tuo corpo, il pubblico crederà al tuo corpo, perché è più facile mentire con le parole che con il linguaggio non verbale. Per questo, se vuoi dare credibilità ed efficacia al tuo discorso, devi assicurarti che ciò che dici sia coerente con ciò che mostri.
- Osserva e ascolta il tuo pubblico: mentre parli, osserva le reazioni del tuo pubblico per capire se stai andando bene o se devi “correggere il tiro”. Borbottii, occhiate ostili, sguardi annoiati o sfuggenti non sono segnali positivi. Cerca di capire cosa non va nel tuo discorso, magari chiedendo ai partecipanti di intervenire o commentare quanto hai appena detto. Solo un clima disteso e positivo potrà garantire una buona riuscita della tua performance, perciò, ai primi segnali di tensione e malumore tra il pubblico, intervieni a ristabilire l’armonia.
- Interagisci con il tuo pubblico: quando prepari la “scaletta” con le fasi del tuo discorso, ricordati di lasciare un po’ di spazio libero per eventuali commenti e domande del pubblico. Sarai tu, ovviamente, a stabilire tempi e modalità di intervento: ciò che importa è che tu non dia mai ai partecipanti l’impressione che la loro presenza ed il loro coinvolgimento non contino per te, o si sentiranno autorizzati ad ignorarti a loro volta.
Allora? Che te ne pare di queste regole? Le hai sempre messe in pratica nei tuoi discorsi? In caso contrario, mettile alla prova la prossima volta che ti troverai a parlare in pubblico e poi fammi sapere com’è andata!
Se poi l’argomento ti interessa in modo particolare, qui potrai leggere un’altra, più celebre, lista di comandamenti del Public Speaking, quella che TED fornisce a tutti i suoi speaker prima dei loro interventi. Alcune regole somigliano a quelle che hai appena letto, altre sono pensate specificamente per il TED Talks, ma sono certa che le troverai comunque utili e di grande ispirazione.
E, se nel frattempo decidi di fare sul serio con il Public Speaking, visita la pagina dedicata ai miei corsi… la soluzione giusta per te è a portata di click!