Insomma, in occasione di un funerale, un buon numero di americani preferirebbe trovarsi nella bara piuttosto che dover pronunciare l’elogio funebre… Ovviamente il mio esempio è un po’ esagerato, ma è pur vero che la paura di parlare in pubblico colpisce moltissime persone rivelandosi, in alcuni casi, in un vero e proprio handicap relazionale e professionale.
Se anche tu ti senti prendere dall’ansia ogni volta che devi prendere la parola di fronte a più persone, e ti riconosci nell’immagine dell’omino in cima al podio, allora sei capitato sul post giusto… Qui di seguito, infatti, troverai dieci consigli fondamentali che ti aiuteranno a sconfiggere definitivamente la paura di parlare in pubblico:
1. Usa la paura a tuo vantaggio: la paura di parlare in pubblico è totalmente irrazionale, ma fortemente radicata nell’essere umano, che la associa al timore di essere giudicato negativamente. La sola idea di poter fare una figuraccia o di rimanere senza parole di fronte a un gruppo di persone con gli occhi puntati su di noi ci manda letteralmente nel panico. Va però ricordato che questa stessa paura, se presente in misura moderata, può agire da propulsore e spingerci ad eccellere. Il segreto dunque, sta nel ridurre la paura, non nell’eliminarla del tutto.
Immagina di essere una gazzella: se di fronte a un leone tu non provassi alcuna paura, non ti daresti alla fuga e così facendo ti faresti catturare. D’altro canto, se fossi paralizzato dalla paura, te ne staresti sempre nascosto da qualche parte nel timore di essere avvistato, e finiresti per morire di fame. Quello che devi fare tu, gazzella, è andartene tranquillamente in giro, conservando però una paura sufficiente a tenere il tuo cervello in allerta. Solo così, quando il leone si avvicinerà, avrai tanta di quell’adrenalina in corpo da correre più forte di lui e metterti in salvo. Quindi ricorda: se vuoi essere reattivo e concentrato quando parli in pubblico, devi fare come la gazzella, e lasciare che nelle tue vene scorra una buona dose di adrenalina. Scoprirai che la paura può essere una valida alleata nel tuo cammino verso il tuo successo.
2 . Impara a gestire i sintomi dello stress: ora che sai che devi convivere con un po’ di paura e di stress (o meglio di eustress, cioè stress “positivo”) ti insegnerò come ridurre al minimo lo stress negativo (distress) che potrebbe sabotare la tua performance.
Per prima cosa, nelle ultime ore che precedono la tua entrata scena, distraiti: i ripassi dell’ultimo minuto andavano bene a scuola forse, ma vanno evitati prima di tenere un discorso, specialmente se sei un tipo ansioso. Concludi tutti i preparativi la sera prima e poi dedicati ad attività rilassanti, avendo cura di evitare serate in discoteca e sforzi eccessivi in palestra, dato che il giorno dopo dovrai essere al top, sia fisicamente che mentalmente.
Lo stesso vale per ciò che devi fare immediatamente prima di salire sul palco: fai qualche esercizio di respirazione che ti aiuti a rallentare il battito cardiaco e ad ossigenare il sangue. Ti suggerisco di ripetere dieci volte questa sequenza di respiri profondi: inspira per quattro secondi, trattieni il respiro per due o poi espira per altri otto secondi. Se soffri di sudorazione eccessiva al corpo o alle mani, e questo ti crea disagio, lavati con un sapone astringente. Se hai la bocca o la gola secca, infila 2 o 3 cristalli di zucchero di canna sotto la lingua e la tua salivazione aumenterà. Se al contrario, soffri di ipersalivazione, beviti un caffè ristretto, ma non più di uno, o ridurrai la saliva ma aumenterai il nervosismo! Infine, prima di andare in scena, prenditi qualche minuto per te, fai gli esercizi di respirazione, sciogli i muscoli del viso, ascolta una canzone che ti rilassi (dandoti però la giusta carica) e poi pensa a qualcosa che ti rende felice o che ti fa sorridere (non ridere): se entri in scena con un sorriso il pubblico lo ricambierà, e non ti apparirà più come un nemico da temere!
3. Prepara il tuo discorso in anticipo: questo può sembrare un consiglio scontato, ma da quel che vedo e sento in giro, sono ancora troppi gli oratori che improvvisano i loro discorsi affidandosi al caso o al loro presunto “talento naturale”. Ho sentito molti giustificare la loro scelta di “andare a braccio” con frasi del tipo “chi improvvisa appare più spontaneo”, ma la realtà dei fatti dimostra che spesso e volentieri l’improvvisazione è solo l’inevitabile conseguenza di una grave impreparazione. Improvvisare, al contrario, richiede una preparazione enorme, perché solo chi ha una vasta e profonda conoscenza della materia che sta per trattare può permettersi di parlarne senza aver elaborato un discorso in precedenza. Chi improvvisa per impreparazione si fa scoprire subito, e di fronte alle domande del pubblico rischia di fare davvero delle pessime figure. Inoltre, se consideriamo il fatto che in molti casi la nostra paura di parlare in pubblico deriva dal timore di non essere sufficientemente preparati (ripensa per un attimo all’ansia che provavi a scuola prima di essere interrogato e capirai di cosa parlo) non avremo più scuse per non preparare in anticipo il nostro discorso.
4. Prova il tuo discorso… e poi riprovalo! Questo consiglio si ricollega direttamente al precedente, poiché non basta preparare un discorso (o una presentazione in Power Point) per assicurarsi di giungere preparati di fronte al pubblico. Il nostro discorso va preparato con largo anticipo e poi provato e riprovato. Se non abbiamo a disposizione un pubblico di amici o colleghi disposto ad ascoltarci, possiamo sempre provare di fronte allo specchio, così avremo anche l’opportunità di vedere come ci muoviamo mentre parliamo (affronteremo in un altro post l’importanza del linguaggio non verbale). Attenzione però: ripetere il discorso non significa impararlo a memoria, ma solo acquisire familiarità con i contenuti e con il modo e l’ordine in cui presentarli.
5. Studia il luogo in cui parlerai: parlare in un ambiente che ti è già familiare, ti aiuterà a sentirti meno in ansia, perciò, se possibile, visita il luogo in cui terrai il tuo discorso qualche giorno prima della tua performance: controlla che sia abbastanza spazioso e arieggiato, che l’acustica sia buona e che le sedie siano disposte in modo che tutti riescano a sentirti e soprattutto a vederti bene. Se così non fosse, fai le necessarie modifiche e falle in anticipo, non aspettare che il pubblico sia già in sala.
6. Controlla il funzionamento dei supporti audiovisivi: se durante il tuo discorso ti avvali di supporti audiovisivi quali pc, filmati, slide o lavagne a fogli mobili (le cosiddette flipchart) assicurati che siano tutti perfettamente funzionanti con un anticipo sufficiente a permetterti di risolvere eventuali problemi tecnici. Salva la tua presentazione e i tuoi filmati su più supporti, controlla che i microfoni, le casse, i proiettori e i pennarelli che userai per scrivere alla lavagna funzionino. Sapere di avere (almeno) questi aspetti sotto controllo ti aiuterà ad affrontare la tua performance con maggiore tranquillità.
7. Conosci il tuo pubblico: molte delle persone che affermano di avere paura di parlare in pubblico si trovano però perfettamente a loro agio quando chiacchierano con un gruppo di amici, colleghi o familiari. Questo perché la paura del pubblico è anche la paura dell’ignoto, una paura che si può facilmente sconfiggere familiarizzando con i partecipanti prima della performance. Fai quindi il possibile per scovare il maggior numero di informazioni possibili sul tuo pubblico prima dell’incontro, ad esempio età, sesso, professione e livello di conoscenza della materia che andrai a trattare. Sapere qualcosa sulle persone che andranno a comporre la platea ti aiuterà inoltre ad adattare il tuo discorso alle esigenze di chi ti ascolta, un passo fondamentale se vuoi che tua comunicazione sia efficace. Se invece non hai l’opportunità di conoscere in anticipo il tuo pubblico, sii presente al momento di accoglierlo in sala. Se il pubblico non è particolarmente numeroso, riuscirai a scambiare una parola o una stretta di mano con tutti, così avrai già stabilito un clima familiare e disteso con ognuno dei presenti prima di affrontarli in massa. Vedrai che, se segui questo consiglio, il tuo livello d’ansia calerà sensibilmente.
8. Ricorda che il pubblico è dalla tua parte: nessuno viene ad ascoltare un discorso nella speranza di annoiarsi a morte o di assistere ad uno spettacolo pietoso. Ecco perché, almeno in principio, il pubblico sarà sempre dalla tua parte, pronto a fare il tifo per la buona riuscita della tua performance. Sta a te non deluderlo.
9. Preparati ad affrontare e gestire le obiezioni: mi è capitato spesso di assistere alle presentazioni di oratori brillanti che però, al momento di rispondere a una domanda o a una richiesta di approfondimento, annaspavano come pesci fuor d’acqua, finendo con l’apparire impreparati. Perciò, quando prepari il tuo discorso, vesti per un attimo i panni dell’avvocato del diavolo e chiediti che cosa potrebbe obiettare il tuo pubblico. Dal momento che sarai tu a decidere in quale momento del discorso lasciare spazio alle domande, ti sarà facile prevedere quali interrogativi potrebbe rivolgerti la platea. Se superi bene le prime domande, poi l’ansia svanirà e troverai la risposta giusta ai quesiti più complessi.
10. Guarda le cose da un altro punto di vista: spesso, prima di una presentazione, lo speaker è così preso dall’enormità del suo compito (o da quella che lui percepisce come un’enormità) che si scorda che, di fatto, quella presentazione occuperà solo qualche ora della sua vita e che ognuna delle persone presenti nel pubblico ha certamente pensieri più gravi su cui concentrarsi che non un lieve tremito nella voce dell’oratore, o il fatto che abbia svelato il secondo punto della cinquantesima slide assieme al terzo. Le nostre tragedie personali di speaker passano spesso inosservate agli occhi del pubblico (che non saprà mai che abbiamo le mani sudate o la tachicardia) perciò diamo loro il giusto peso. Chi aspira alla perfezione ha più probabilità di raggiungerla di chi se ne fa ossessionare.
Cosa pensi di questi consigli? Li hai trovati utili? Mi auguro di sì e spero che te ne servirai con successo nel tuo prossimo discorso in pubblico!